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Piz Palü 3900 m Archivio degli itinerari

Il «Castello argentato» del Piz Palü con le sue tre cime e pilastri forma senza dubbio una delle più imponenti e belle montagne delle Alpi. Il nome di "Castello argentato" gli è stato attribuito perché da Samedan così si presenta: i pilastri e i canali tra di essi riempiti dai ghiacciai sospesi appaiono molto simmetrici come torri di un castello. Il pilastro centrale è il più lungo; tra i tre pilastri precipitano due ghiacciai sospesi così come tra i due pilastri laterali e le rispettive creste E e W. I tre pilastri sono denominati con pilastro E, pilastro centrale e pilastro W ma sono anche conosciuti con i nomi dei loro apritori Kuffner, Bumiller e Zippert.

Palü deriva dal dialetto poschiavino e significa palude, torbiera. Il nome prende origine dall'Alpe Palü, un pianoro in parte paludoso ubicato sotto l'Alp Grüm.

Dalla Diavolezza viene spesso salita solo la cima E come ascensione di giornata. Molto apprezzata e frequentata è la traversata delle tre cime fino alla Fuorcla Bellavista, che si può effettuare nei due sensi. Se si parte dalla Chamanna Boval la traversata si effettua in direzione W-E.

L'ascensione del Piz Palü è valutata come poco difficile ma, in funzione delle condizioni -in particolare della seraccata del Cambrena-, non deve essere sottovalutata. In particolare occorre terminare per tempo la gita in modo da non trovarsi nel pomeriggio ad attraversare il ghiacciaio quando la neve è molle e i ponti sui crepacci, spesso molto larghi, cedevoli.

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