Comologno – Pizzo Ruscada – Monte di Comino | Escursionismo alpino | Club Alpino Svizzero CAS
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Comologno – Pizzo Ruscada – Monte di Comino (Via normale) Pizzo Ruscada 2003 m

  • Difficoltà
    T3
  • Salita
    3:45 h, 1300 m
  • Discesa
    2:15 h, 1240 m

Dalla giungla alla vetta panoramica, poi giù verso l’altopiano

Dalla Seconda Guerra Mondiale, la superficie boschiva ticinese è triplicata, arrivando a 150 000 ettari, e continua a espandersi a causa dell’assenza di una gestione del territorio. Con circa il 50% di percentuale boschiva, il Ticino è già oggi il cantone più ricco di boschi della Svizzera in rapporto alla superficie totale. Dal dicembre 2002, nella Valle Onsernone posteriore si trova anche la seconda riserva forestale più grande della Svizzera. Il tour qui descritto attraversa diversi punti della riserva, come la profonda, umida gola, gli aridi passaggi in cresta e la vetta del Pizzo Ruscada, che ricorda i rilievi alpini. Il percorso presenta un patrimonio di abeti bianchi di importanza europea. Questi alberi sono sopravvissuti all’ultima era glaciale, avvenuta ca. 15 000 anni fa in Italia meridionale, da dove hanno riconquistato la regione alpina. Nel loro cammino verso nord, hanno formato aree piantumate sul versante sud delle Alpi. Gli abeti bianchi della Valle Onsernone si differenziano quindi geneticamente da quelli a nord delle Alpi. Per esempio, sopportano molto meglio i cambiamenti climatici, dettaglio che potrebbe contribuire alla sopravvivenza della specie in futuro.

Descrizione dell'itinerario

Comologno - Pizzo Ruscada
La discesa verso l’Isorno ha inizio dalla chiesa di Comologno, si snoda verso ovest e passa davanti al cimitero alla volta di Corte. Dalla prima casa del gruppo abitativo inferiore di Corte (cartello in legno), un piccolo sentiero tortuoso conduce al ponte in legno (856 m) che passa sopra l’Isorno (a destra e a sinistra del ponte, ci sono bellissimi angoli dove fare il bagno, tutti ben accessibili). Dopo aver attraversato l’Isorno, su un altro ponte si supera l’impressionante, profonda e muscosa Valle del Guald. Superati alcuni primi tornanti ripidi, la via risale elegante il bosco, percorre la cresta in parte sorprendentemente rocciosa, mantenendosi sul lato sinistro, e arriva all’Alpe Lombardone (1 588 m). Tenendo la destra del crinale, si raggiungono le rovine di alcune costruzioni a 1 705 m, dove il sentiero lascia definitivamente la cresta e si snoda verso l’Alpe Ruscada con un indeciso saliscendi. Già pochi metri prima delle rovine, al P. 1737, sottili tracce attraversano piccoli pascoli e tanti cespugli di rododendri sino alla cresta settentrionale del Pizzo Ruscada. Superando grossi massi, si arriva facilmente alla cima del Pizzo Ruscada (2 004 m).
Pizzo Ruscada - Monte di Comino
Seguendo la cresta orientale, si va dal Pizzo Ruscada a Corte Nuovo e Pescia Lunga (1 511 m). Una ripidissima controsalita con un breve colatoio leggermente esposto porta alla vetta del Pizzin (1 643 m). Si scende e si risale per il Pianascio, prima che la via digradi definitivamente verso la chiesa della Madonna della Segna (1 166 m). Dopo aver dato un’occhiata alla torbiera dietro la chiesa, un ampio sentiero ben segnalato porta alla stazione a monte (1 155 m) della funivia del Monte di Comino, scendendo alla stazione di Verdasio, nelle Centovalli.

Informazioni complementari

Punto di partenza

Comologno, paese (1085 m)

Punto d`arrivo

Monte di Comino (1155 m)

Stazione a monte della funivia dalla stazione di Verdasio. Informazioni su funivia e alloggi su comino.ch und www.montecomino.ch)

Tempo

Comologno – Pizzo Ruscada 3 ore 45 min.

Pizzo Ruscada – Monte di Comino 2 ore 15 min.

Difficoltà / Materiale

Non vi sono difficoltà tecniche particolari. Punti scivolosi, perché sempre bagnati, quando si attraversa l’Isorno. Nella discesa dal Pizzo Ruscada, si incontrano alcuni blocchi rocciosi da affrontare con cautela. Poco prima del Pizzin, il sentiero escursionistico ben battuto attraversa una piccola cengia leggermente esposta.

Punto di passaggio

Autore

Remo Kundert

Remo Kundert è capogita e titolare del tour operator escursionistico «per pedes bergferien». Inoltre, lavora come fotografo e giornalista freelance. In veste di autore, ha redatto ovvero ha partecipato alla realizzazione di numerose guide alle capanne, libri di alpinismo e libri di escursioni per famiglie.

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