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Cascate gelide e velature sottili Arrampicata su ghiaccio e mista nel Giura basilese

L’arrampicata su ghiaccio sa di inverno e montagne. Ma funziona anche nel Giura

basilese. Confortevole e per tutti. Oppure nella variante estrema per pochi esperti.

È la variante dolce dell’arrampicata su ghiaccio, quella che impera nel Giura basilese. Arrampicare da primi e calate selvagge non c’entrano. Qui, niente ostacola l’interazione piacevole con il ghiaccio. Questo non è tuttavia tutto ciò che le colline del Giura e le loro pareti hanno da offrire. Durante gli ultimi anni, l’arrampicata su ghiaccio è diventata una disciplina nella quale la ricerca di nuove difficoltà è spinta al limite. Anche questo si trova nel Giura basilese. E c’è di più: qui si sono anche fissati nuovi standard.

 

Ghiaccio plaisir

Nel Giura basilese sugli inverni rigidi non si può contare, e neppure vi sono grandi pareti. Ciò nonostante, più o meno dal 1980 qui si arrampica sul ghiaccio. Con le giuste temperature, alcune gole giurassiane si rapprendono in uno sfarzo invernale, con fragili colonne e ghiaccioli o sottili velature di ghiaccio. Come le cascate di Reigoldswil, una delle mete di escursioni più amate della regione. Una funivia ci porta a 1000 metri: il punto di partenza per il Chellenchöpfli, che con 1157 metri è il punto più alto del cantone di Basilea campagna. D’inverno è un luogo frequentato, con piste per slitte, sci di fondo e quant’altro. I torrenti precipitano nel bosco ripido sotto la stazione di monte dello Schelmenloch giù per la Bürtenflue e diventano il parco giochi dei ghiacciatori. Qui non si sente più il rumore che aleggia attorno alla stazione di monte. A caratterizzare il paesaggio è il bosco nella sua veste invernale. Si è una sola cosa con gli abeti innevati, le canne di ghiaccio e i ruscelli gelati. Nelle settimane gelide, qui crescono colonne che incutono timore. Una porta un nome appropriato: «cascata del terrore».

Le vie sono numerose: colonne faticose e complicate velature per i più esperti, letti di ruscelli dalla pendenza regolare ideali per i principianti. È raro che i gitanti passino per il sentiero vicino esplorando lo Schelmenloch. Il loro atteggiamento appare allora come una miscela di sorpresa e disagio. Di canne di ghiaccio altrettanto grandi, qui non se ne vedono tutti i giorni, e di scalatori con ramponi e piccozza tec­nica ancora meno.

 

La magia di Jasper

Un altro punto caldo dell’arrampicata su ghiaccio nella Svizzera nordoccidentale è senza dubbio la poco appariscente grotta vicino a Eptingen. A prima vista, non lascia presagire nulla di speciale. Una cascata alta 25 metri cade scrosciando dal suo margine. Può solidificarsi in una magnifica colonnina, ma considerata la mitezza degli inverni questo accade di rado. No: qui non si tratta di ghiaccio. Nel migliore dei casi si forma qualche candela, sospesa nella grotta come una spada. La via da seguire conduce forzatamente lungo la roccia strapiombante. Questa grotta fu scoperta nel 1997 da Robert Jasper («Le Alpi» 2/1998), che negli Stati Uniti aveva ripe-tuto delle vie miste e raccolse la sfida. Dapprima, con Magier (7b, A3+ WI7-) aprì una via che in arrampicata tecnica e libera porta ai pochi metri di ghiaccio. Un tiro unico che riunisce diversi stili di arrampicata con esigenze elevate. Magier – magia – è oggi una classica, ben poco ripetuta. Solo più tardi una linea destò l’interesse di Jasper: una combinazione di roccia, un ghiacciolo filigranato e una cortina di ghiaccio nella parte meno strapiombante della grotta. Secondo le sue parole, «la combinazione ideale di ghiaccio e roccia ripida». Nel suo resoconto della prima per la «Fluebible», Jasper offre uno scorcio della allora nuova tecnica mista: «I ramponi suonano stridenti sul calcare cercando piccoli possibili appoggi, mentre le mie dite trovano sostegno su cenge scoscese.»

 

La nuova dimensione

Trait de lune (M8+) era allora la via mista più difficile al mondo e una pietra miliare. «Una nuova dimensione?», si chiedeva Jasper al termine della sua descrizione. Oggi lo si può confermare. Si tratta di una progressione con attrezzatura alpina e ancoraggi disposti da sé in un terreno misto, ma il traguardo non era più una vetta. È quel solo, unico tiro che termina in modo per nulla spettacolare nel bosco. Nell’arrampicata mista, Jasper vede un allenamento per grandi imprese alpine. Senza una solida preparazione su roccia e ghiaccio, prestazioni come ad esempio i record di Daniel Arnold e Ueli Steck sulla parete nord dell’Eiger o la prima in libera della Direttissima Harlin assieme a Roger Schäli non sarebbero state possibili. E proprio in stile libero, pulito ed efficace.

 

Cervino contro grotta

Lo scorso inverno, a Eptingen, Jasper ha combinato delle vie conosciute compiendo così una traversata estremamente atletica dell’intera grotta. Il pezzo ha il nome di Ironman: per Jasper un fiore all’occhiello. E ora, ecco che i crack della scena accorrono da ogni dove in questo luogo modesto. Patrik Aufdenblatten, quarto nella Coppa del mondo di arrampicata nel 2011, si è fatto tutta la strada da Zermatt per confrontarsi in modo eccellente con l’«uomo di ferro». Un modo rovesciato verrebbe da pensare, se un tale di Zermatt va a cercare le sfide tecniche dell’arrampicata a Eptingen. Questa disciplina, però, non incontra i suoi limiti sulle inospitali pareti di ghiaccio degli imponenti quattromila, bensì sulle rocce a strapiombo degli spazi più ridotti. 1 a 0 per la grotta. Il Cervino, però è più bello. 1 a 1, allora. Pareggio.

Competizioni in Svizzera

Il 18 e 19 gennaio si terrà la 14ª edizione delle gare di arrampicata su ghiaccio di Saas-Fee. Una settimana prima, Saas-Grund ospiterà il Mondiale juniores. A partire da questa stagione, la UIAA sostiene ancora maggiormente le competizioni su ghiaccio, anche in vista dei Giochi Olimpici di Sotchi del 2014, dove gli scalatori del freddo hanno ottenuto un posto nel programma quadro e saranno presentati al vasto pubblico.

Date: 12-13.1 Saas-Grund

18-19.1 Saas-Fee

23.2 Pontresina

Informazioni e risultati: www.sac-cas.ch → Compétition → Escalade de glace (in lingua francese)

www.theuiaa.org.

www.iceclimbingworldcup.ch

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