Creste affilate, cielo infinito | Club Alpino Svizzero CAS
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Creste affilate, cielo infinito Escursione alpina sulla Zindlenspitz

La Wägital è così. Nell’acqua giacciono le rovine di una chiesa fatta saltare; sopra il lago si erge una montagna simile alla cima di un campanile. È la Zindlenspitz. L’itinerario che la raggiunge promette atmosfere alpine in difficoltà moderate.

Sul pietroso sentiero che sale all’Alp Zindlen secca ogni gola. Un imponente blocco di calcare carreggiato si erge nel cielo sopra l’alpeggio: e si dovrebbe salire di lì? Chi di fronte a ­questa prospettiva si ritrova ancor più assetato ha proprio raggiunto l’Alp Zindlen (1535 m). Oltre la porticina, contrassegnata con un «Self service», ci sono delle bibite e una cassettina. In occasione della nostra visita, comunque, c’era solo della birra: che si tratti della bevanda giusta per venire a patti con i prossimi 600 metri di dislivello?

A titolo di introduzione, l’escursione inizia con una passeggiata piana lungo il Wägitalersee. Chi ci arriva con l’autopostale dovrà farsela a piedi già da Innerthal e cominciare con circa tre chilometri di copertura dura. D’altro canto, questo tratto di riscaldamento lungo il lago è piacevole, con una bella vista sullo specchio d’acqua scura.

Ma il tratto della sete non è lontano, e almeno all’Alp Zindlen è meglio rifocillarsi, a scelta con il libero servizio o con la propria borraccia.

Il villaggio nel lago

Il cartello indicatore continua a puntare inequivocabilmente nella direzione di questo scostante dente roccioso. Bene, allora, e poi su, un tornante dopo l’altro. Dopo dei prati di montagna sempre più ripidi bisogna persino arrampicare sulla roccia per un paio di metri. La cresta della vetta è piuttosto aerea. Ma che ricompensa ritrovarsi quassù: la sublime sensazione di trovarsi nel silenzio bene al di sopra del quotidiano, per di più con vista su mezzo arco alpino. Non c’è da meravigliarsi se, assieme alla vicina Rossälplispitz, la Zindlenspitz è immortalata nello stemma comunale di Innerthal.

Laggiù in fondo luccica il Wägitalersee. Pure dolcemente inserito nel paesaggio, è tuttavia il risultato del più incisivo progetto edilizio che la valle abbia mai visto: il Wägitalersee è un lago artificiale. Con la costruzione della sua diga, tra il 1922 e il 1926, è stato necessario abbandonare l’intero villaggio di Innerthal. Tutti i suoi abitanti furono fatti evacuare, la chiesa fatta saltare, e il villaggio ricostruito nella sua posizione attuale.

Chi non ha ancora raggiunto i propri limiti opta per la discesa lungo la via marcata in bianco-azzurro-bianco, che inizia poco sotto la vetta e scende lungo il versante nord della Zind­lenspitz. Un paio di punti sulla cresta, fino alla sella al P. 1901 sono piuttosto esposti e attrezzati con catene. Poi ancora un ripido pendio e il resto della discesa è puro piacere. La sete la si può spegnere alla Hohfläsch-Hütte o nei ristoranti in riva al lago – stavolta serviti in terrazza.

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