«Rendere il CAS attrattivo per i giovani» | Club Alpino Svizzero CAS
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«Rendere il CAS attrattivo per i giovani» Ventata fresca nel comitato centrale

Il comitato centrale del CAS conta ben tre nuovi membri. Dopo 100 giorni di carica stilano un primo bilancio e spiegano dove intendono guidare il CAS.

Stefan Goerre«Vorrei far sì che il CAS si mostri aperto all’evoluzione dello sport della montagna e rimanga attrattivo per i giovani. Un aspetto importante per me è il superamento dei ‹crepacci› tra sezioni di montagna e di pianura, tra Romandia, Ticino e

Intervista di Andreas Minder

Thomas Kühne

«Non vedo l’ora di accompagnare il necessario processo di cambiamento in un’organizzazione molto tradizionale come il CAS. Ad esempio, trovo che la nostra struttura delle commissioni sia piuttosto antiquata. E ovviamente, il CAS dovrebbe reagire alla digitalizzazione della società e farne qualcosa. In questi ambiti ho esperienza. Ho gestito professionalmente unità di grandi dimensioni e ho dovuto trasformarle più e più volte: costruire o smantellare, delocalizzare, modificare. È un know-how che vorrei utilizzare. Il mio auspicio è che il CAS si posizioni maggiormente come gruppo di interesse e si profili con maggiore chiarezza. Oggi il CAS è in primo luogo un fornitore di servizi per le sezioni. Questo è uno dei suoi compiti, ma non il solo. Ho ad esempio trovato inverosimile il tempo trascorso a discutere se sostenere o no l’iniziativa per i ghiacciai per paura di irritare qualche sezione. Un altro obiettivo per me importante è che il CAS torni a essere attrattivo per i giovani. Un mezzo per conseguirlo è lo sport d’élite. Petra Klingler ne è un simbolo e fa leva sui giovani. Inoltre, grazie allo sport d’élite l’associazione può anche generare mezzi finanziari.»

Intervista di Andreas Minder

Elisabeth Chatagny

«Al mio arrivo, sono rimasta sorpresa dal numero di compiti diversi di cui si occupa l’associazione centrale e anche dall’impegno dei suoi collaboratori, che è molto maggiore che altrove nel mondo professionale. Nel corso di questo quadriennio, la mia ambizione è quella di promuovere lo sport agonistico all’interno del CAS, dove a volte viene frainteso. Questo aspetto dello sport della montagna è un modo formidabile per raggiungere i giovani. Le Olimpiadi giovanili del prossimo gennaio, che si apriranno allo scialpinismo, e le Olimpiadi di Tokyo, che celebreranno per la prima volta l’arrampicata, saranno pietre miliari importanti in questo senso. Nell’ambito della mia missione in seno al comitato centrale, sono lieta di poterlo condividere con gli appassionati di ogni età e provenienza. Ridefinire insieme la strategia della nostra associazione è entusiasmante! Da parte mia, porto una prospettiva femminile e romanda, così come l’esperienza raccolta all’interno del comitato della mia sezione Moléson. Il mio lavoro nella finanza è un vantaggio, perché anche nel CAS le questioni finanziarie sono molto importanti. Fortunatamente, sono attiva in montagna come lo ero prima di assumere l’incarico. Questo contribuisce a mantenere il legame essenziale tra strategia e operatività.»

Intervista di Laurent Grabet

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