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Il Sagittario appeso al muro 20 anni di guide «plaisir»

Senza Jürg von Känel, nativo dell’Oberland bernese, la scena dell’arrampicata non sarebbe la stessa: con le sue guide «plaisir», 20 anni or sono ha posto le basi per un boom di questa disciplina.

«Cosa? Non hai ancora fatto la Sagittarius?» Da quando una delle mie migliori amiche mi ha posto meravigliata questa domanda sono trascorsi quattro anni. E – no: sulla Sagittarius, allestita nel 2003 da Jürg von Känel assieme ad amici sulla Gelmerfluh, nell’Oberland bernese, non mi sono ancora mai cimentata. Un fatto è certo: senza Jürg von Känel non sarebbe mai nata, e senza le guide delle edizioni Filidor sarebbe ben più difficile da raggiungere. Ora il suo schizzo è appeso sopra la mia scrivania.

 

Dalla montagna alla scrivania

Nel 1989, dopo un percorso rotpunkt di Mission Miranda, nella palestra di arrampicata «Lehn», nell’Oberland bernese, Jürg von Känel metteva fine alla sua carriera nell’ambito dell’arrampicata sportiva e iniziava a dedicarsi alla redazione di guide topografiche. Accanto alla serie «extreme», von Känel ne sviluppò ben presto una seconda – quella delle guide «plaisir» – che avrebbe mutato e caratterizzato durevolmente l’arrampicata in Svizzera. Come guida alpina, von Känel sapeva quanto fosse difficile trovare informazioni su determinati itinerari. Ed era pure conscio del fatto che la gran parte degli adepti dell’arrampicata volevano praticare la loro disciplina come un’occupazione del tempo libero il più possibile esente da stress e pericoli accanto alla professione e alla famiglia. Iniziò così a lavorare alla prima guida «plaisir», un volume dedicato a vie «piacevoli» di difficoltà moderata. Quelle guide avrebbero sfondato.

 

Chiare, precise, informative

Nel 1992 apparve Schweiz plaisir, edito in proprio da Filidor. Di formato maneggevole, la tiratura si esaurì in un lampo: Jürg aveva consegnato agli scalatori per diletto uno strumento nel quale le informazioni sulle vie garantite «buone» erano presentate in modo eccellente. Anche questa guida si caratterizzava per la chiarezza e la precisione, il contenuto di informazioni, gli schizzi straordinari – e, non dimentichiamolo – per l’umorismo. In altre parole, con il concetto di «plaisir» Jürg von Känel aveva definito una filosofia dell’arrampicata che diede uno slancio unico alla disciplina in Svizzera: le vie da sogno diventavano realizzabili.

 

Il piacere del divertimento

Ogni scalatore ha i suoi sogni; anch’io. Le loro dimensioni o la loro difficoltà non contano, importante è solo il sogno in sé. Proprio come diceva Walter Bonatti: «Sogno. Parola magica. Non c’è nulla di più bello del sognare...» Il mio sogno è la Sagittarius. Quante volte ne ho studiato il percorso nella guida Filidor? So che nel settimo tiro c’è una fessura di 30 metri, e so che subito le succede il punto 6b. Sono 13 tiri, «superassicurati» con chiodi a espansione: così sta scritto nella descrizione, sempre precisa, per il «plaisir». E lo schizzo è ottimo.

A partire dal 1992, l’arrampicata «plaisir» attirò appassionati nazionali e stranieri anche perché, assieme ai suoi amici, Jürg von Känel attrezzò sempre nuove vie. Arrampicate di piacere, che riflettevano la sua idea di via «plaisir». Erano e sono la risposta a un’esigenza: abbandonare le salite mal assicurate per un piacere del tempo libero caratterizzato dal divertimento e dalla gioia. E questo non mancò di sollevare gli animi degli oppositori dei chiodi e degli adepti dell’alpinismo tradizionale, che criticavano von Känel perché allestiva e propagandava le vie «plaisir».

Certo è che, con il «plaisir» e le sue guide, Jürg von Känel era di un tiro più avanti nello sviluppo dell’arrampicata. E questo grazie anche al costante sostegno della moglie Berthi, che si occupava del lavoro editoriale e lo alleggeriva in ambito domestico e in relazione alla crescita dei tre figli. Oggi, a vent’anni dalla pubblicazione della prima guida «plaisir», ci si chiede come, senza Jürg, gli scalatori avrebbero mai sviluppato idee avanguardistiche.

Nel frattempo, Sagittarius mi impegna con il suo schizzo sopra la scrivania: potrei salire da prima tutti e 13 i tiri oppure la testa me lo impedirebbe? Sarebbe meglio alternarsi in testa? Potrei cominciare con i primi tiri, e allora dovrei salire da prima nella lunga fessura, ma forse questa fessura è più impegnativa del tiro 6b che la segue. Meglio quindi fare da capocordata nei primi due tiri?

 

Filidor e «plaisir» vanno avanti

La forza creativa di Jürg, che armato di blocco da disegno e dittafono sviscerava una via dopo l’altra, era impressio­nante. Spesso pubblicava più libri all’anno, e presto dovette suddividere in più volumi la serie «plaisir». Poi, per tutti coloro che conoscevano questo intelligente, sensibile e umoristico Oberländer, ecco lo choc: nel gennaio 2005, Jürg von Känel si tolse la vita. La fine di Filidor incombeva. Ma la moglie Berthi decise di continuare le pubblicazioni. Amici, i figli Adrian e Sandro, ma anche il fratello Res, si fecero carico degli schizzi e delle ricerche. Poi, nel 2009, un’altra tragedia: Res von Känel è vittima di una caduta mortale in qualità di guida alpina.

Fino ad oggi, il grosso del lavoro alla Filidor è svolto dalla stessa Berthi, dal figlio Sandro e da Andreas Mürner. L’ultimo volume è appena uscito: Schweiz plaisir selection, una selezione di 115 vie a più tiri che vede come autore Sandro von Känel. La guida del giubileo è anche un omaggio al padre, che per primo ebbe l’idea di una simile opera.

La Gelmerfluh ancora riposa sotto la neve. Ma la prossima estate è alle porte, e si sa che certi progetti richiedono un approccio lento. Per questo lo schizzo della Sagittarius rimane appeso sopra la mia scrivania. Lo sguardo non smette di posarvisi – così mi posso immedesimare nella fessura e nel 6b successivo. Sono grata a Jürg von Känel: la sua idea di arrampicata «plaisir» sa ancora ispirarci a vent’anni dal suo concepimento. Foss’anche solo per sognare.

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