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Lunga salita, vie solitarie Clean climbing attorno alla Baltschiederklause

Chiodi a perforazione solo dove friend e cunei non permettono di andare: secondo questo principio, un gruppo di guide alpine ha aperto nuove vie e ne ha risanato di vecchie nell’area dello Jägihorn.

Petite Arvine, Rösti,Butterbrot: ciò che si potrebbe leggere nella lavagna della terrazza di una capanna del CAS sono i nomi delle nuove vie clean climbing dello Jägihorn, in Vallese. «L’impressionante panorama delle montagne unito al granito aderente e a una solitudine che in Svizzera bisogna cercare lontano rendono la regione molto attrattiva», dice Lukas Mani. È una delle guide che, durante gli ultimi due anni, hanno attrezzato o risanato parte delle vie.

La solitudine non è casuale. Si spiega facilmente con una salita in capanna della durata di sei ore – una delle più lunghe della Svizzera. «È lunga, sì. Ma per questo è anche molto impressionante ed estremamente variata», commenta Mani. Dal grazioso villaggio vallesano di Ausserberg, perfettamente raggiungibile in treno, si inizia la dolce salita della Baltschiedertal seguendo i «suonen», gli antichi canali di irrigazione. Il verde dei pascoli alpini soddisfa l’occhio. Qua e là, ecco apparire un alpeggio. E non appena si solleva lo sguardo, il Bietschhorn la fa da padrone. Ma dopo una buona metà del percorso, le amenità finiscono bruscamente. A Chiemattu (1624 m), il sentiero si dirama in ripidi pendii. Tre chilometri e circa 1100 metri di dislivello più tardi, sulla terrazza della Baltschiederklause (2783 m), si ha infine l’opportunità di cambiare la maglietta madida di sudore.

Adatte ai debuttanti

Particolarmente interessante per le vie a più tiri è il versante est dello Jägihorn, distante circa 15 minuti dalla Baltschiederklause. Tre guide hanno attrezzato o risanato 12 vie nei settori «Lina» e «Radio» – tutte in modo tale che ognuno disponga le proprie assicurazioni intermedie.

«Abbiamo voluto rispettare il più possibile la natura intatta e selvaggia. Perciò abbiamo attrezzato le vie in modo assolutamente minimalista», spiega la guida Ralf Weber. In altre parole: i chiodi a perforazione sono riservati alle soste di calata. Gli attrezzatori hanno disposto delle assicurazioni intermedie solo nei punti in cui non è possibile piazzare i propri cunei o friend. E quei punti non sono molti. «Il granito aderente, con le sue belle fessure, si presta ottimamente al clean climbing», commenta Weber. E aggiunge che il settore è perfettamente adatto per esercitarsi con le assicurazioni mobili – anche per i principianti.

Pulite e risanate

La gamma delle vie è ampia. I livelli di difficoltà si situano tra 4a e 6b. Oltre ad alcune brevi, vi sono anche vie più lunghe, come ad esempio la Tradio (5b) con i suoi sei tiri: «Questa via è secondo me una delle più belle e omogenee», afferma Mani.

Le vie nuovamente attrezzate non sono gli unici bocconcini che i dintorni hanno da offrire. Nelle immediate vicinanze della capanna c’è una palestra outdoor con vie plaisir completamente attrezzate. Inoltre, alcune vie sono state ripulite e risanate nei pilastri sud-ovest. Il vantaggio: nelle prime ore del giorno, i più mattinieri possono sgranchirsi sulle vie meridionali già illuminate.

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