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Quando le mille sorgenti cristallizzano Cascate di ghiaccio nelle gole del Pichoux

Nei loro abissi si perde il controverso confine tra i cantoni di Berna e del Giura. Il loro nome significa «mille sorgenti». D’inverno, le gole del Pichoux celano rari tesori per gli amanti del ghiaccio ripido.

Una sera di febbraio del 2012, quando un clima polare che impera alle nostre latitudini da parecchi giorni, due scalatori si congratulano sotto le stelle. Noi – Gregory Röder ed io – abbiamo appena realizzato l’Integrale del Pichoux, una difficile arrampicata di parecchi tiri in terreno misto sulla riva destra delle gole del Pichoux. 300 metri di roccia e ghiaccio più in basso, la Sorne prosegue il suo lavoro millenario. È a questo modesto fiume che dobbiamo la creazione della spettacolare chiusa che abbiamo trasformato nel nostro campo giochi.

 

20 anni di pazienza...

Situata a monte della piccola centrale idroelettrica di Blanches-Fontaines, nel cuore delle gole, la zona è caratterizzata da un’ampia barriera di strapiombi su cui, a ogni gelata, si forma una moltitudine di ghiaccioli pronti a ricadere sul sentiero al primo raggio di sole. In occasione dei grandissimi freddi, si fondono con il terreno e offrono innumerevoli opzioni. Più in alto, nelle bastionate rocciose, si profilano possibilità fantastiche – ma altrettanto aleatorie. Annidate al riparo della bise, le cascate si offrono al sole a partire dal pomeriggio.

Nel 1992 le avevo timidamente visitate assieme a Raphaël Gasser, ma la nostra esperienza allora ancora molto limitata e i nostri chiodi da ghiaccio da conficcare a martellate ci avevano dissuasi dal compiere la prima. Nel 2001, assieme a Evelyn Weber, avevo scalato la bella cascata di destra, ma il sole si era rapidamente fatto minaccioso. Nel dicembre 2010, avanzando faticosamente su cenge adatte ai camosci in compagnia di Fabrice Willemin, scoprimmo degli splendidi risalti di roccia frammista a ghiaccio. Assicurati ai numerosi alberi presenti abbiamo sistemato alcuni spit per accelerare le cose alla prossima grande gelata. La stessa cosa facemmo alcuni giorni dopo, a nord, in un grande diedro ghiacciato. Sfortunatamente, le temperature si erano già alzate. Quell’inverno non se ne sarebbe fatto nulla.

 

… prima di riuscire nell’Integrale del Pichoux

Nel febbraio 2012 ecco arrivare il tanto sognato freddo siberiano. Il termometro scende a –25 °C per diverse notti successive. Assieme a Fabrice Willemin, attacchiamo direttamente la bastionata superiore per salire la linea evidente di Passagers de la tourmente. Due splendidi tiri di difficoltà moderata ci appagano. Il sole rende gradevole l’attesa in sosta. Poi traversiamo a destra in direzione della cascata superiore, quella che sbocca nel luogo detto «Sur la Côte». Costituisce l’ultimo gradino di Escaliers pour le paradis, con la sua uscita verticale nel ghiaccio aereo. Gli spit sistemati nel 2010 si rivelano inutili. Lo spessore del ghiaccio è sufficiente per arrampicare con le viti.

Tre giorni dopo, con Gregory Röder iniziamo di primo mattino il concatenamento di tutti i risalti, vale a dire l’Intégrale du Pichoux. Iniziamo la giornata con la bella cascata percorsa nel 2001. Più in alto troviamo una cengia ripida affiancata da un diedro finemente guarnito di ghiaccio. Battezzata Fine couche de glace de la vie moderne, la via che lo percorre offre una splendida arrampicata mista con tre spit completati da alcuni friend e delle viti corte. Il seguito del periplo si chiama Etrange journée, in riferimento alle condizioni molto particolari necessarie per poterlo scalare. Dopo una partenza mista, fisica e scarsamente protetta, progrediamo in un ghiaccio verticale di cattiva qualità. I punti di assicurazione assumono un ruolo piuttosto psicologico e al raggiungimento della sosta il sollievo è d’uopo. Ma la notte che dolcemente sopraggiunge è foriera di dubbi. Gli zaini sono pesanti, le braccia affaticate. E ancora ci separano dall’uscita finale i quattro tiri esigenti di Escaliers pour le paradis. La raggiungeremo un po’ più tardi, felici, ma consapevoli che una giornata simile non si riproporrà probabilmente più per molto tempo.

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