Rinunciare a carne e latte per una più efficiente tutela del clima
In merito all’articolo Auspichiamo un’ampia discussione sul cambiamento climatico, in «Le Alpi» 05/2019
Accolgo con favore il sostegno del CAS all’iniziativa per i ghiacciai. Sono altresì lieto che ormai già da qualche tempo si parla sempre più di cambiamento climatico e del nostro impegno attraverso lo sport della montagna. E volentieri aggiungo che ritengo il parlare di trasferte compiute con i mezzi pubblici invece che in automobile un ottimo approccio. Quando poi ci ritroviamo a tavola assieme in capanna, osservo però un aspetto che ancora non è stato tematizzato – che riguarda, anche se forse può apparire difficile da digerire, il nostro consumo di carne. È stato dimostrato che una riduzione del nostro consumo di carne e latte causa con contenimento delle emissioni di CO2 nettamente maggiore rispetto alla rinuncia all’auto. Anche un’alimentazione prevalentemente vegetale contribuisce alla tutela attiva del clima, addirittura con maggiore efficienza. Quindi, la prossima volta che ci ritroviamo in capanna, per consolarci del ritiro dei ghiacciai, invece del cervelat perché non provare una rösti al naturale?