Una coesistenza rispettosa sarebbe meglio | Club Alpino Svizzero CAS
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Una coesistenza rispettosa sarebbe meglio

In merito alle lettere dei lettori in «Le Alpi» 11/2021

Ci si lamenta per il motocross sulle montagne, le croci di vetta, le foto di copertina; le colonne sono occupate da no-vax e, ovviamente, non può mancare la femminista. Tutti ne sanno più di tutti e si sentono metro di misura dell’ammissibile. È spaventoso come molti membri fraintendano gli scopi dell’associazione e ritengano giusto solo il loro modo di vivere il mondo della montagna. Secondo lo statuto, «le persone interessate al mondo della montagna» non basta: ci deve essere il 50% di interessate e le «forme più recenti di sport del tempo libero» sono solo quelle scoperte prima del 1850.

Scopo del CAS è anche il promovimento dello sport della montagna per la popolazione in generale. Con un aumento degli abitanti di oltre 80 000 persone l’anno, è difficile che le Alpi diventino più tranquille. Una coesistenza rispettosa al posto di autoproclamati poliziotti su ogni sperone roccioso sarebbe probabilmente più efficace. Quando i riformatori del mondo cominceranno a riflettere sulla libertà e a usare la natura come antidoto all’intolleranza? Una gita in montagna avrà senz’altro effetto, purché si lascino a valle i doppi moralismi e gli eccessi di zelo politico.

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