Una Madonna per la neve | Club Alpino Svizzero CAS
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Una Madonna per la neve

La Vergine Maria si presenta sotto forme diverse. In Val Formazza, persino come Santa Maria della Neve alla cappella dal anno 1621.

Scendendo dalla corriera a Cascata del Toce, è impossibile non scorgere la piccola cappella dedicata a Santa Maria della Neve. Al suo interno, sopra l’altare maggiore, si può osservare un dipinto impressionante: una Madonna con il bambino sullo sfondo di montagne grandiose. Alla sua destra, le pecore pascolano tra i nevai; a sinistra, degli uomini in cammino su sci di legno. Una rappresentazione mariana davvero piuttosto inconsueta.

Patrona del quotidiano

Viene da chiedersi perché mai il committente abbia spinto l’artista a una simile raffigurazione. Fu forse il desiderio di quell’armonia? Oppure una dimostrazione di gratitudine per l’incolumità di greggi e viandanti?

La vita in questa valle era dura, e le forze della natura imprevedibili. Per riuscire a sopravvivere, i suoi abitanti – valser del confinante Goms – avevano bisogno di un sostegno che andava ben oltre la loro quotidianità. E un appoggio importante lo trovarono nella loro fede e nei suoi santi, ai quali, nelle situazioni più difficili, ci si rivolgeva chiedendo intercessione. A loro si erigevano santuari come la piccola cappella di Santa Maria della Neve. La cui sorella maggiore risiede tra l’altro a Roma: è la basilica di Santa Maria della Neve, appunto, tuttavia meglio conosciuta come Santa Maria maggiore.

Miracolo romano

Stando alla leggenda, nella notte del 5 agosto dell’anno 352 la Vergine Maria sarebbe apparsa in sogno a un nobile romano: il suo desiderio di avere un figlio si sarebbe avverato se avesse fatto costruire una chiesa nel punto in cui, il giorno successivo, sarebbe caduta la neve. E il mattino seguente la neve ricopriva l’Esquilino, uno dei sette colli di Roma, sul quale il papa Liberio fece erigere una basilica.

Montagne e vulcani

Chiese e cappelle dedicate alla «Maria della Neve» sono presenti nell’intero arco alpino. E la «Virgen de las Nieves» è venerata anche sull’isola di San Miguel de la Palma, nelle Canarie. Ogni cinque anni, la grande statua mariana di Las Nieves viene portata in processione per sei chilometri e mezzo fino al capoluogo, Santa Cruz. Per gratitudine, poiché secondo la leggenda nel 1646 il vulcano Tigate si sarebbe placato proprio per intercessione della Vergine. La grande festa popolare in onore della «Virgen de las Nieves», la «bajada», si conclude sempre con il ritorno della statua fin su a Las Nieves – tra l’altro, il 5 agosto, poiché è quello il giorno della commemorazione per tutte le chiese e le cappelle della Madonna della neve. Che sorgano in mezzo all’Atlantico, a Roma o nelle Alpi.

La cappella a La Frua/Formazza

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