Un’escursione in cresta ai massimi livelli | Club Alpino Svizzero CAS
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Un’escursione in cresta ai massimi livelli Un impegnativo esercizio d’equilibrio su tre cime

Qui avrebbe potuto essere inventato l’escursionismo sulle creste. Una linea sottile unisce le vette del Läuber, del Rothorn e del Glogghüs, con profondi precipizi da entrambi i lati. Questa escursione alpina al di sopra dello Hasliberg è difficile, eccitante, fantastica.

Suona terribile il rumore del chiodo che, strappato, pende all’estremità della corda e sbatte tintinnando sulla placca di roccia. Istintivamente, le dita si afferrano con forza ancora maggiore alla corda fissa. Cautamente cerchiamo degli appoggi nella placca scoscesa, poi un piccolo salto – ed eccoci nella Metzgerchälen, la bocchetta tra il Rothorn e il Glogg-hüs. Superato il punto chiave dell’escursione, il versante nordoccidentale del Rothorn, è alle nostre spalle. Il versante si erge ripido ed esposto. Nella sua parte superiore, agli scarponi si offre solo poca presa su appoggi ridotti nella roccia ricoperta d’erba e di detriti. Più in basso dobbiamo superare un’altra gobba rocciosa. Senza la corda fissa, arrampicare in questo terreno sarebbe proibitivo.

 

Una cresta per conoscitori

Anche oltre il passaggio chiave, non tutti i problemi sono risolti. Altri passaggi assicurati con corde fisse ci aspettano più avanti. Ci tocca superare ampi tratti di questa traversata senza sussidi tecnici. Quassù, un escursionista inesperto potrebbe senz’altro trovarsi nei pasticci. Per lunghi tratti ci sentiamo piuttosto esposti. Nere pareti di ardesia cadono pressoché verticalmente verso Melchsee-Frutt. Dalla parte dello Hasliberg, in taluni punti i versanti sono ricoperti d’erba e talmente ripidi che una caduta risulterebbe ben difficile da arrestare. Un’escursione come questa non è una bazzeccola, e neppure un terreno d’esercizio: in essa, tuttavia, gli escursionisti esperti ed esigenti trovano una rara e stuzzicante leccornia con ampi panorami e un cielo ancora più vasto.

I prospetti pubblicitari della regione che i turisti trovano presso gli impianti di risalita celano un problema: considerato il loro scopo di attirare visitatori, spesso finiscono per fornire indicazioni errate e sottovalutare il reale livello di difficoltà. Infatti, definiscono questo percorso un itinerario alpino. Si può finire così su sentieri difficili, per i quali non si è sufficientemente attrezzati. Questo inizia spesso dalle calzature inadatte e le situazioni fuori portata non si fanno attendere. Nei casi peggiori, gli escursionisti impreparati o ingenui rischiano addirittura la vita. Questo itinerario rispecchia realisticamente la valutazione T5 o T5+ (secondo la direzione in cui lo si percorre). E l’escursione – anche questo va nuovamente ribadito – comporta a questo livello di impegno anche l’arrampicata, seppure di lieve difficoltà. Su una simile cresta, i peraltro amati bastoni da escursione non trovano alcun impiego, poiché solo con le mani libere è possibile qui sorreggersi propriamente e stabilmente. Solo un’incondizionata libertà di movimento permette qui di giocare flessibilmente con l’equilibrio e persino – laddove sia necessario – persino, dicevamo, arrampicare. Lasciate quindi a casa i bastoni o riponeteli quanto prima nello zaino!

 

Tre o quattro cime?

Scesi dal Glogghüs, oltre le ultime corde fisse, per gli uni ha inizio la gradevole e graduale discesa verso Käserstatt. Altri si chiedono invece come stiano le gambe: c’è ancora un po’ di carburante nei muscoli? In caso affermativo, ecco la possibilità di concatenare una quarta vetta, quella dello Hochstollen. Mentre la cresta percorsa in precedenza si snoda lungo il confine tra i Cantoni di Berna e Obvaldo, lo Hochstollen si erge interamente in territorio obvaldese. La sua parete sud-est, striata di pietra scura, gli conferisce un aspetto piuttosto selvaggio. La sua ascensione non propone tuttavia nessuna difficoltà tecnica: ora è tutto solo questione di resistenza. Lo sforzo è una volta ancora ricompensato da una grandiosa vista sulla regione lacustre di Melchsee-Frutt da un lato, sul lago di Brienz dall’altro, nonché da un ampio panorama sulle Alpi bernesi e della Svizzera centrale.

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