Ricordo di Carinzia
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RICORDO DI CARINZIA
Ricordo di Carinzia
Bene m' accorsi, nel rifugio alpino, Ch' eri dell' arte ginnica maestra: Il tramonto, colpendo la finestra, Illuminava il corpo tuo divino.
Mangiammo una scodella di minestra, Scambiammo due parole sul cammino: Paragonando te col mio declino, A pena osai di stringerti la destra.
Malato, non ti chiesi per compagna, O gentile ragazza di Vienna; Non rivedrò neppure la montagna,
Bianchissima, cui il primo verso accenna, Ma un giorno, Beatrice d' Alemagna, Forse mi salverai dalla Geenna.
H. R. Landolt