Paraclimbing: primi passi per gli elvetici | Club Alpino Svizzero CAS
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Paraclimbing: primi passi per gli elvetici

Anche il paraclimbing ha i suoi favoriti per i Campionati del mondo. L’austriaco Angelino Zeller (AL1) e la francese Solenne Piret (AU2) saranno senz’altro gli atleti da battere nelle rispettive categorie: lo afferma Michael Bühler, allenatore dello Swiss Paraclimbing Team. Per i 15 atleti della squadra svizzera, questi Mondiali saranno un’opportunità per guadagnare esperienza. «È troppo presto per aspettarsi delle medaglie», spiega Michael Bühler, che ha costituito la squadra all’inizio del 2022, mentre la prima competizione internazionale di paraclimbing risale al 2006. Attualmente, la più esperta del gruppo è Amruta (Amy) Wyssmann, che ha preso parte alla sua prima Coppa del mondo l’anno scorso. La grigionese, che ora risiede nella regione di Berna, gareggia nella categoria AU2, che riunisce gli atleti amputati di un avambraccio. «Il livello è molto alto, e sarà difficile conquistare un posto sul podio», ammette Amruta, ben cosciente che il suo successo ai Mondiali dipenderà anche dalla gestione del suo nervosismo, che può arrivare al punto di impedirle di inghiottire qualsiasi cosa prima di una gara. «Ho elaborato alcuni rituali che mi aiutano a trovare la serenità, e tra una gara e l’altra, la sera avrò la possibilità di tornarmene a casa.» In agosto, a Berna, punterà alla finale. Al pari del vodese Roland Paillex, ipovedente, che si batte nella categoria B2. A quasi 60 anni, che d’altro canto festeggerà pochi giorni dopo i Mondiali di arrampicata di Berna, si augura in primo luogo di invogliare i più giovani a seguire il suo esempio. «La vita non è facile se si è ciechi o ipovedenti, e il fatto di essere atleti d’élite dà quella fiducia in sé stessi che tende a mancare quando si soffre di un handicap.»
In totale, se in agosto le dieci categorie esistenti fossero tutte aperte, il paraclimbing potrebbe laureare 20 campionesse e campioni del mondo. Qui non ci sono blocchi o velocità: solo la difficoltà, ma con un numero sufficiente di categorie da distribuire equamente gli atleti secondo le rispettive disabilità.
Per saperne di più: www.sac-cas.ch/fr/sports-de-competition/escaladesportive/handi-escalade/

Autore

Alexandre Vermeille

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