Chi non disdice dovrà pagare Nuove regole nelle capanne CAS
Le nuove CGC delle capanne definiscono un quadro preciso con l’intento di facilitare un po’ la vita ai custodi: chi non si fa vedere pur avendo prenotato sarà comunque chiamato alla cassa. Intervista con Bruno Lüthi, responsabile di marketing e comunicazione per le capanne.


«Le Alpi»: Cosa mira il CAS con le Condizioni generali di contratto?
Bruno Lüthi: Si tratta da un canto di sensibilizzare gli ospiti delle capanne CAS al rispetto di talune regole. D’altra parte, i custodi devono poter disporre di una sicurezza supplementare a fronte di eventuali abusi. Le Condizioni generali stabiliscono un quadro per tutte le capanne del CAS. Sezioni e custodi sono poi liberi di applicarle con minor rigore.
Cosa cambia per gli ospiti?
In linea di principio l’ospite deve prenotare in anticipo. Le CGC conferiscono ai custodi la facoltà di esigere, all’atto della prenotazione, un acconto fino all’ammontare dei servizi prenotati. Questo non concerne tuttavia le gite di sezione ufficiali.
E per gli annullamenti?
Fino a 12 persone, una prenotazione può essere annullata entro le ore 18 della vigilia. Per gruppi più grandi gli ospiti devono disdire entro le ore 18 di due giorni prima della data prenotata. Questa misura è sicuramente più costrittiva per i capigita, ma è importante per il custode, in quanto gli permette di organizzarsi meglio. L’obiettivo è di non ritrovarsi con 14 cuccette vuote in seguito a un annullamento della sera precedente.
Cosa rischia chi notifica l’annullamento in ritardo?
In caso di annullamenti troppo tardivi o di mancate presentazioni, il custode ha il diritto di rivendicare un indennizzo finanziario che può raggiungere il 100% dei servizi prenotati.