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Everest Una storia lunga 100 anni

Un secolo fa, nella primavera del 1921, una spedizione britannica lascia le piantagioni di tè di Darjeeling per dirigersi verso la base della montagna più alta della Terra. Questo libro nasce dalla passione del giornalista Stefano Ardito, classe 1954, noto per i suoi film sulle montagne, specializzato in natura, storia e viaggi, per l’Everest. Il racconto inizia con una foto scattata il 29 maggio del 1953 che ha fatto il giro del mondo in poche ore ed è rimasta il simbolo di montagna e di avventura fino ad oggi. In quella foto c’è un uomo in piedi su una vetta inevata che alza al cielo in segno di vittoria una picozza alla quale sono legate le bandiere della Gran Bretagna, del Nepal, dell’India e delle Nazioni Unite. L’uomo si chiama Tenzing Norgay, è uno sherpa della regione del Khumbu, vive da anni a Darjeeling, in India. A scattare la foto è il suo compagno di cordata, il neozelandese Edmund Hillary. Quel giorno Hillary e Tenzing cambiano la storia dell’andare per montagne. Dopo il Polo Nord e il Polo Sud, toccati rispettivamente nel 1908 e nel 1912, anche il terzo Polo della Terra è stato raggiunto dall’uomo. Da Eric Shipton a Reinhold Messsner a Edmund Hillary, sono tante le personalità messe in evidenza tra scienziati, topografi, sognatori e figure eccezionali come quelle degli sherpa che si sono inoltrati sui pendii e nelle valli di questo gigante di 8848 metri, tra le Sette Vette del Pianeta e incassonato nella catena dell’Himalaya, al confine fra Cina e Nepal. Stefano Ardito è molto legato al mondo dell’alpinismo inglese dove l’Everest è la presenza fondamentale. Lo è per tutti ma in particolare per i britannici: per loro c’è prima l’Everest e poi tutto il resto.

Autore

Stefano Ardito

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