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Oltre il possibile Un soldato. Quattordici vette. La mia vita nella zona della morte

Nirmal «Nimsdai» Purja, nato in Nepal nella regione del Dhalaugiri il 25 luglio 1983, cresciuto nel Chitwan, in pianura, segue la carriera militare come il padre e i fratelli: per sei anni nei gurkha e per dieci negli Special Boat Services, il corpo d’élite della British Royal Navy. Si dedica alla montagna soltanto a partire dal 2012 e scrive la storia dell’alpinismo himalayano, conseguendo una serie di salite da record e missioni di soccorso. Tra l’aprile e l’ottobre del 2019 Purja scala in sequenza tutti e 14 gli Ottomila in quello che lui chiama il «Project Possible». Sotto lo sguardo degli dèi della montagna si svolge così la sua missione impossibile per battere ogni record, per parlare al mondo da lassù: in sette mesi sale tutti gli ottomila della Terra. Un’avventura trascinante fra valanghe e crepacci, ladri di ossigeno e scontri a fuoco, terroristi e forze speciali, sherpa e diplomatici, prove infernali e catastrofi ambientali, sbronze e salvataggi, promesse e delusioni. Sempre in bilico tra azzardo ed eroismo, tra morte e gloria. Per poi ricominciare. Soprannominato Nims o Nimsdai, che in nepalese significa «fratello», si dedica ad aiutare e sostenere gli sherpa nepalesi con progetti locali e iniziative dedicate alla montagna.

Autore

Nimsdai Purja

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