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Sciare ai piedi dei giganti Fine stagione al Tossenhorn

Domina la strada del Sempione ma è nettamente meno frequentato della gran parte dei classici della regione: agli sciatori desiderosi di chiudere la stagione in bellezza, il Tossenhorn riserva una bella avventura.

Come è inebriante lasciarsi scivolare lungo un ghiacciaio poco inclinato, concatenando le curve senza difficoltà! Giunti al cambio di pendenza di Bidumji abbiamo il vantaggio di conoscere il terreno. In effetti, è molto meglio aver memorizzato questo tracciato labirintico già durante la salita. Approfittiamo così di un filo di Arianna immaginario per oltre un chilometro di discesa.

Chiave di un anfiteatro maestoso

Bidumji. Superare questo passaggio chiave della salita al Tossenhorn è inevitabile per conquistare il Graal. Fiuto e senso dell’itinerario si rivelano indispensabili in simili luoghi. Su un dislivello di circa 400 metri, le barre rocciose rappresentano altrettanti ostacoli che occorre aggirare. Un esercizio faticoso secondo l’innevamento, per cui è auspicabile una stagione bene annaffiata. Al termine di questo preambolo dal marcato sapore di avventura, lo scenario si apre. Quell’anfiteatro maestoso che costituisce il versante orientale della terna Fletschhorn-Lagginhorn-Weissmies offre una magnifica ricompensa agli sforzi prodotti. Su cinque chilometri di lunghezza, le pareti si ergono fiere sopra le distese glaciali. Si contempla un quadro praticamente sconosciuto rispetto a quello che, sul versante opposto, ammirano i turisti che frequentano la vallata di Saas.

Meta accessibile nel regno dello sci estremo

In questo grandioso scenario, ecco improvvisamente delle voci. Sembrano provenire dalla parete nord-est del Weiss­mies. I nostri occhi finiscono per distinguere, su questo mostro di 1000 metri, un piccolo gruppo di sciatori intenti a scendere uno dei suoi canaloni, flirtando con i 50 gradi. Una scena quasi banale nell’alta Laggintal, che cela alcune perle per gli amanti dello sci estremo. Oltre al canalone nord-est del Weissmies possiamo citare la via Bonacossa del Lagginhorn (MD+) e il canalone sud del Fletschhorn (pure un MD+). Di che dare i brividi al comune mortale, che dal canto suo opterà per la salita al Tossenhorn. Un’altra perla, questa volta tra quelle accessibili.

L’impressione di volare

Il punto culminante del Tossenhorn si raggiunge senza doversi togliere gli sci e vi si accede per un tracciato abbastanza diretto. I pendii che portano alla vetta, meno ripidi e privi di ostacoli, sembrano quasi anodini dopo quelli di Bidumji. La prospettiva di una discesa nella neve rinvenuta al punto giusto già titilla gli spiriti. Un ultimo spostamento verso est ci fa raggiungere la cima. Atterraggio dolce, ma la via di riprendere il volo non tarda a sopraggiungere vedendo, oltre il confine cisalpino, luccicare il Lago Maggiore. Non potendo planare fin laggiù, la discesa verso Simplon-Dorf, quasi 2000 metri più in basso, soddisferà senza ombra di dubbio anche il più esigente tra gli sciatori.

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