Il Monte Generoso (1701 m) è una montagna per (quasi) tutti. Nelle belle giornate, sulla piattaforma sommitale si accalcano i gitanti, scesi un quarto d’ora prima dalla ferrovia a cremagliera (di proprietà della Migros), e i marciatori, ancora un po’ fuori fiato dopo la lunga salita. Dai pendii erbosi orientali decollano i parapendisti – purché spiri il vento giusto. Solo gli arrampicatori non si incontrano, sul Monte Generoso. Il suo versante W, una parete di taglia alpina, si rivela un precipizio di scarsissima tenuta, soprattutto in condizioni bagnate: bosco ripido, erti pendii erbosi, roccia solo verso la sommità. In queste creste rocciose, nel 1985 la sezione Merone del CAI aveva attrezzato una piccola via ferrata. È stata risanata di recente, e offre una breve ma intensa esperienza in parete. In cima al Generoso ci si arriva molto facilmente con la cremagliera che dal 1890 parte da Capolago, sul Lago di Lugano, e passa per l’alpeggio il cui nome è presagio di ciò che attende sulla vetta: Bellavista. E il panorama è effettivamente di squisita bellezza, spaziando ampiamente sull’arco alpino (interno) dal Monviso alle Alpi bergamasche e, a S, sulla pianura del Po e fino all’Appennino. Quando Milano non è avvolta dallo smog o dalla foschia, con il binocolo è addirittura possibile individuare il duomo gotico. Qui, la ferrata è un magnifico fuori programma. E se ne trae decisamente di piú combinandola con l’attraversamento del massiccio lungo i sentieri marcati da Arogno a Muggio (ca. 7 h 30 min.).