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Silenzi

Con questo romanzo il ticinese Luca Brunoni si è aggiudicato la diciottesima edizione del Premio letterario Leggimontagna per la sezione narrativa. La giuria ha così motivato la scelta: «Solido nell’impianto, nitido nella scrittura, intricato e intrigante nell’ambientazione e nello sviluppo, il racconto scopre l’inconfessata e universale fatica dei rapporti umani, restituita con toni tra il thriller e il noir.» Ho trovato ben costruito l’impianto narrativo e a colpirmi è stata la capacità dell’autore di far parlare i personaggi, di dare loro profondità e caratterizzazione sullo sfondo di una società montana. Interessante anche scoprire le dinamiche poco umane della pratica dell’affido diffusa fino a qualche tempo fa nelle Alpi svizzere. Il personaggio di Ida affascina per la sua resilienza, per la sua capacità di sopportazione della fatica fisica e delle angherie che subisce, per il suo realismo quando ad esempio dice a Noah «Se sei povero la vita è dura dappertutto», non fa differenza se vivi in montagna o in città. Ma nonostante la crudeltà della vita Ida Bühler, figlia di Nina, nata il dodici maggio millenovecentotrentanove da padre ignoto, riesce a tenere intatta una dolcezza e una genuinità di fondo, segno di una grande forza interiore. Belli anche i colori di questo romanzo dati dalle descrizioni del paesaggio e dai modi di dire del posto: «Le tue braccia ci servono. Quassù in montagna nulla è regalato. Per ogni colpo di fortuna, arrivano sette sventure.»

Autore

Luca Brunoni

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