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Torrione Gemelli (Denti della Vecchia)

Remarque : Cet article est disponible dans une langue uniquement. Auparavant, les bulletins annuels n'étaient pas traduits.

Prima ascensione.

Di Remo Pafocchi.

L' ascensione su roccia è divenuta, in questi ultimi anni, di grande attua-lità e, soprattutto nelle Dolomiti italiane, gli alpinisti d' ogni paese affrontano e vincono a schiere, guglie e pareti, che trent' anni or sono sembravano oltrepassare ogni possibilità umana. La tecnica moderna ha certamente reso più facile e sicura l' ascensione ai rocciatori ed ha schiuso nuovi e più vasti orizzonti all' alpinismo eroico, ma ciò che maggiormente ha contribuito al successo di certe conquiste strabilianti, è, fuori dubbio, lo spirito nuovo della nostra gioventù, più che mai avida di sensazioni profonde.

Alla bella ed interessantissima conferenza del celebre rocciatore Emilio Comici di Trieste, tenuta lo scorso anno nell' Aula Magna del Liceo a Lugano, seguì, il giorno susseguente, una dimostrazione pratica in quella ideale palestra di roccia, che offrono i « Denti della Vecchia ». Comici, il dominatore di quasi cento vie nuove nelle Dolomiti, decise sul posto l' ascensione di un bel torrione che si erge maestoso nell' ultimo canalone in direzione del Pariolo, e che venne poi battezzato col nome di Torrione Gemelli per la forma della sua caratteristica vetta, divisa in due torri quasi identiche.

Compagno di scalata fu il nostro bravo Tita Calvi.

Alla presenza di un buon numero di appassionati, sparsi sugli speroni rocciosi circonvicini e dai quali si poteva dominare l' intera ascensione, Comici attaccò la parete N.E. con una traversata che lo portò sullo spigolo prescelto; poi, con una elasticità ed eleganza di mosse impareggiabili e con invidiabile sicurezza, principiò la emozionante salita, seguito fedelmente dal nostro Tita, che, sebbene assai più pesante del compagno, non venne meno alla sua fama di forte alpinista.

Le due punte vennero conquistate senza inconvenienti e la discesa si effettuò sul versante opposto. Diamo seguito ad una relazione tecnica di questa salita, in base alle note di Emilio Comici:

« Tutta la rampicata si svolge in prossimità dello spigolo N.E. Dopo aver salito e scavalcato un costone roccioso alto circa m. 15, si traversa per circa 10 m. una cengia erbosa inclinata; dove questa muore, a circa 5 m. dello spigolo, si attacca a sinistra la parete strapiombante, formata di roccia friabile e verde ( straordinariamente difficile — 2 chiodi ). Ci s' innalza così su dritti, per circa 15 m. fin che si raggiunge un piccolo pianerottolo di sosta ( chiodo ). Si prosegue direttamente per parete fessurata' con inizio strapiombante ( chiodo — straordinariamente difficile ). Superato lo strapiombo, si sale per circa 15 m. con minore difficoltà fino ad un largo spiazzo vicino allo spigolo del Torrione. Si attacca quindi un camino strapiombante, assai difficile, che dopo circa 20 m. porta su altro terrazzino. A circa 2 m. dallo spigolo, tenendosi a sinistra, si deve vincere uno strapiombo ( straordinariamente difficile — 2 chiodi ) e si prosegue, in un primo tempo, leggermente a sinistra Die Alpen — 1938 — Les Alpes. TORRIONE GEMELLI.

su verdi inclinatissimi e sdrucciolevoli pendu e su paretine strapiombanti di roccia malsicura; poi verso destra, fino a raggiungere un buon terrazzo dove un pino mugo domina altezzoso ( arrampicata di circa 15 m. estremamente difficile ). Si sale in seguito, poggiando leggermente a destra e seguendo lo spigolo su buona roccia. Dopo circa 25 m. di arrampicata più facile, si raggiunge un altro largo terrazzo. Da questo punto si attacca lo strapiombo a sinistra dello spigolo ( 2 chiodi e staffa — straordinariamente difficile ), e, su-peratolo, si continua la salita su terreno verticale e sdrucciolevole, finché non si abbia raggiunto un' ampia terrazza a circa 20 m. da quella sottostante. Questa terrazza forma un colletto a guisa di cengia, a circa 10 m. sotto la cuspide. Si raggiunge poi la sommità tenendosi a destra dello spigolo, con passaggio assai difficile.

Torrione Gemelli.

Dalla prima punta si scende a corda doppia sulla sottostante cengia, si gira verso il versante sud proseguendo verso la sella che divide le due torri ( circa 10 m .), fino al punto dove è possibile, con una spaccata, di passare sulla seconda torre. Questa si sale direttamente con inizio molto difficile ma su roccia buona; poi, per altro tratto più facile, si raggiunge infine la seconda torre. La discesa si effettua dal versante sud, con un tratto facile di circa 15 m ., con altri 10 m. più difficili ed infine con una corda doppia di circa 12 m. si arriva ad una forcella. Da questo punto la discesa su ripido pendio erboso non offre più alcuna difficoltà fino alla base.

Arrampicata di 5° grado. Tempo impiegato per l' intera traversata ore 3 y2. Altezza del Torrione Gemelli, dalla base, circa 140 m. » Una scuola di roccia organizzata dalla nostra sezione Ticino con serietà, scegliendo come campo di esercitazioni i Denti della Vecchia e diretta da un maestro, come Emilio Comici, sarebbe oltromodo opportuna, poiché nel nostro cantone la roccia predomina ovunque e crea non poche difficoltà, che solo con una buona tecnica si possono superare senza rischio eccessivo.

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